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Nato in una famiglia benestante e colta, fin dall'infanzia Ondo dimostra una sensibilità particolare che vela di pensieri i suoi begli occhi grigi. Neppure la possibilità di coltivare liberamente gli studi e gli interessi riesce a contenere il suo senso di irrequietezza, un'ansia di scoprire e di conoscere - soprattutto se stesso. E allora lascia tutto e fugge senza meta verso l'Asia. Per anni viaggia, attraversando mari e deserti, vivendo ora la vita del mercante, ora quella del religioso, lasciandosi tentare dall'ascetismo, per poi abbandonarsi ai piaceri della carne. Si imbatte in figure straordinarie con le quali si lega - una bellissima cortigiana, un sufi, un ricco mercante, un enigmatico marinaio - e da ognuna di esse apprende qualcosa della natura misteriosa e ambigua dell'esistenza. Attraverso una prosa ricca di poesia e altamente suggestiva, Gian Piero Bona guida il lettore in un percorso sapienziale, un viaggio iniziatico che si conclude con un colpo di scena felice e doloroso insieme: una rivelazione sublime.